BULLDOZER - I fatti del momento sotto la lente di A. Bagnato - Ogni mercoledì sul blog di RDZ
In questo numero: Il mondo sta cambiando?
Non si può, far partire questo numero, con un sentimento misto, tra sgomento e indignazione, per gli ultimi eventi di cronaca che stiamo vivendo. Sono ore di paura per gli abitanti delle zone che oltre ad essere colpite dall'ondata di gelo, che si è abbattuta da tempo sull'Italia, vengono colpite dall'ennesima manifestazione distruttiva della natura, ossia, "il terremoto". In zone, come quella di Amatrice, è veramente un evento che non è più una rarità ma sta diventando, e scusate l'uso del termine, una normalità, avere eventi di calamità naturale. Ma è altresì vero che in tale situazione, con l'abbondante nevicata che ha colpito le zone dell'entroterra dell'Abbruzzo. tutto è paradossalmente catastrofico. Non bastava, il freddo e il gelo a rendere la situazione già pesante, ma ci voleva anche oltre ai fiocchi, un ulteriore dimostrazione di forza della natura. Adesso, non voglio stare qui ad elencare, numeri e altre avvenimenti, perché lo stanno facendo benissimo altre testate, ma ai miei occhi pare evidente che si tratta di una situazione al di fuori dell'immaginario collettivo.
Tutto questo mi rende triste e mi addolora, nel sapere che ci saranno bambini, adulti, famiglie, persone sole, animali che passeranno la notte al freddo. Mi addolora sapere che ci sono miei connazionali che non ricevano da giorni, acqua, luce e gas e che necessitano dei beni primari. Mi addolora, vedere che gli abitanti delle zone vittime della violenza del terremoto, devono combattere, dentro i "container" con il rischio che gli cadano pure di sopra. Mi addolora vedere tutte queste immagini che mostrano un'Italia che non conosco. Un Italia piena di paure e di timore, un Italia preda del suo stesso tetto. In tutto questo, non possiamo prendercela con chi colpe non ne ha. Nessuno può prevedere la natura nei suoi mille modi di porsi, nessuno può sapere quali saranno le sue prossime mosse. Quello che possiamo fare, è unirci per migliorare la situazione e cercare di essere capaci di aiutare chi ha bisogno. Altrimenti veramente, scatta il passaggio dallo sgomento per le notizie, all'indignazione per l'uso impropri dei propri servizi. Infine, voglio porgere la mia vicinanza alle popolazione che in queste ore stanno subendo quanto da me evidenziato, e nel salutarli gli auguro che possano tornare presto a vivere la loro meritata quotidianità.
Ma alla luce degli avvenimenti che stiamo osservando, il mondo sta cambiando?
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